La ceramica vietrese

L’arte della ceramica a Vietri vanta una storia antichissima. La lavorazione dell’argilla nei dintorni di Salerno (Ogliara, Fratte, Brignano) nasce già nel VI-V secolo a.C., grazie alla presenza di numerose cave che favorirono la nascita di produzioni ceramiche. Nell’area archeologica di Fratte vi è stato il ritrovamento di fornaci e di vasche per la decantazione dell’argilla, all’interno di un quartiere forse di artigiani, dal quale provengono lisciatoi, matrici, distanziatori ed elementi per la regolazione del calore delle fornaci. Proprio a Vietri fu rinvenuta un’antica fornace con relativa discarica degli scarti ceramici.

L’Anonimo Salernitano nell’ 889 d.C. riporta la notizia di traffici commerciali di vasi e stoviglie ad opera di Amalfitani e Salernitani, diretti a Taranto. Alla prima metà del XVII sec., quando giunsero artigiani abruzzesi nel salernitano, risalgono i più antichi esemplari di mattonelle votive, che si vedono tutt’oggi nei vicoli e nelle stradine, da Marina di Vietri a Molina, alle frazioni alte di Dragonea, Albori, Benincasa. La produzione ceramica del XIX secolo presenta soprattutto vasellame e oggetti d’uso quotidiano: brocche, lucerne dagli occhi apotropaici, bottiglie, vasi per l’acqua, ogliaruli, piatti, zuppiere, riggiole, formelle con scene di paesaggio.

La produzione vietrese degli anni Venti viene codificata come periodo “tedesco”, così denominata per l’afflusso di stranieri venuti a lavorare nelle fabbriche di ceramica, ed ha visto la presenza di numerose personalità artistiche come: Richard Dölker, Irene Kowaliska, Margarete Thewalt Hannasch, Marianne Amos, Guido Gambone, Salvatore Procida e Giovannino Carrano. Nel 1926 l’imprenditore Max Melamerson costituì la ICS (Industria Ceramica Salernitana, con un pesce per marchio), che alla fine degli anni Trenta si tramutò in MACS (Manifattura Artistica Ceramica Salernitana).

Ricchissime furono le produzioni delle altre fabbriche, come quelle degli Avallone e dei Pinto, o la CAS, l’attuale Solimene. La più forte testimonianza della storia dell’arte ceramica della nostra città è il Museo Provinciale della Ceramica Vietrese a Villa Guariglia di Raito.

Anche se il carattere artigianale delle ceramiche non è mai mutato, è tutt’oggi patrimonio delle tante botteghe presenti sul territorio.