Il mito racconta che Giasone con i suoi cinquanta Argonauti nel loro peregrinare alla ricerca del Vello d’oro, furono sbalzati su questi lidi dalla forza adirata di Eolo.
Innamoratosi di questo litorale, Giasone fondò Marcina e vi edificò un tempio dedicato ad Hera Argiva.
Come ci racconta la Geografia di Strabone probabilmente Vietri fu fondata dai Tirreni o Etruschi, come avamposto per i loro commerci, occupata dai Sanniti, abitata dai Romani l’antica Marcina era collocata dove oggi è la Marina di Vietri.
Fu distrutta dalle orde vandaliche di Genserico intorno al 455 d.C. e più volte dai saraceni.
I ritrovamenti archeologici più recenti hanno messo in luce nel capoluogo delle tombe con corredo ceramico arcaico di stile corinzio, una struttura termale romana a Marina ed un “murus reticolatum” romano alla punta di Fuenti, coperto dal mare.
Nel periodo longobardo, a cavallo del Mille, il territorio, occupato da insediamenti sparsi, era una periferia di Salerno; dopo aver gravitato nell’orbita della Abbazia della SS. Trinità di Cava, dal Rinascimento al secolo scorso, ha fatto parte della Città di Cava de’ Tirreni. Nel 1648 fu saccheggiata dai Francesi
Nel 1806 divenne comune autonomo.
Nel periodo seguente lo sbarco degli alleati a Salerno, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, ospitò presso Villa Guariglia a Raito la commissione alleata di controllo nazionale e il re Emanuele III vi soggiornò da agosto del 1944 ad aprile del 1945.
All’industria della ceramica è legata la fama di Vietri in Italia e all’estero, attività che affonda le radici nel medioevo, potenziatasi nei secoli successivi.
Grazie alle sue caratteristiche ed alla sua storia Vietri è considerata uno dei centri di antica produzione ceramica italiani, per i quali una recente legge nazionale prevede la creazione di un proprio marchio che ne tuteli la produzione e l’immagine.
Il Museo della Ceramica allestito nella torretta di Villa Guariglia a Raito raccoglie importanti reperti dal Settecento alla prima metà di questo secolo a testimonianza della storia artistica vietrese.
Vietri è stata dimora del giornalista, scrittore e poeta Giuseppe Prezzolini che vi soggiornò dal 1962 al 1968 ed a cui è stato dedicato il plesso scolastico di via Mazzini.
Anche l’architettura moderna è passata dalla nostra città, con l’architetto-urbanista Paolo Soleri che soggiornò a Vietri nei primi anni ’50 per imparare l’arte della ceramica. La testimonianza più forte del suo soggiorno è l’attuale edificio che ospita la Ceramica Solimene, da lui progettato per l’amico ceramista Vincenzo Solimene. E’ una delle pochssime opere realizzate da Paolo Soleri sul territorio italiano ed è un importante esempio di architettura davvero singolare, influenzata dalla sua permanenza negli Usa alla corte dell’urbanista Frank Lloyd Wright.